Ultima modifica: 17 Giugno 2014
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Festa di fine anno nella Scuola dell’Infanzia di Morozzo

Festa all’insegna dell’interculturalità.

PRESS ROOM: Articolo pubblicato sul portare www.targatocn.it

Le insegnanti Elena e Rosanna colgono l’occasione per ringraziare tutti i genitori degli equilibristi per aver permesso di trasformare il giardino della scuola dell’infanzia in un’ autentica festa all’insegna della interculturalità, progetto educativo e didattico realizzato durante quest’anno scolastico.
Erano presenti ben 11 stand o “banchi” come li hanno nominati i bambini.
In ordine di percorso c’era lo stand della Romania con fotografie dei vari castelli, in particolare quello del principe Vlad Tepes che ha ispirato Dracula, dove era possibile portare a casa una filastrocca su questo personaggio. Poi c’era lo stand dell’Italia rappresentata da una cartina tridimensionale dove si poteva ammirare l’eruzione dell’Etna, soffermarsi sulla Basilica di S. Pietro, la torre di Pisa e guardare le Dolomiti per poi avere una pietra lavica come souvenir. Poi c’era la Finlandia in cui si potevano capire le differenze climatiche in base alle stagioni guardando i paesaggi realizzati con accuratezza come un presepe, dove venivano offerti a tutti i bambini mollette con soggetti natalizi e legati a questa nazione. Poi nello stand dell’Inghilterra, dove spiccava in prima linea un doublebus si potevano gustare cioccolatini a forma di lingotto d’oro, contenuti nello scrigno di Trilly e portare a casa lo stemma reale, consegnato personalmente dalla regina. L’olfatto si faceva poi rapire dai sacchetti di lavanda abbinati a prodotti cosmetici, regalati nello stand della Francia dove veniva voglia anche di farsi un giro a Eurodysneland. Poi tra i bambù ecco lo stand della Cina dove si è cercato di far prendere il volo a una lanterna cinese. Qui erano presenti vari tipi di riso, il drago cinese, una degustazione di riso soffiato e cioccolato e graziosi ombrellini cinesi consegnati ai bambini. Poi nello stand dell’Albania si poteva portare a casa la bandiera della pace da colorare, perché qui è nata Madre Teresa di Calcutta e grazie all’insegnante di religione Patrizia si è potuto in aula approfondire la sua vita messa al servizio degli altri. Poi nello stand del Marocco era possibile farsi tatuare con l’hennè il proprio nome in arabo, sorseggiando un te alla menta accompagnato da ottimi pasticcini. Era possibile poi fare una siesta in Messico, dove venivano distribuite figurine degli animali più caratteristici di questa nazione, accolti da mamme con il sombrero. Poi nello stand dello Slovacchia rappresentata dal punto di vista naturalistico con fotografie di laghi, del fiume Danubio si poteva giocare a divertirsi a pescare una papera e in base al colore si aggiudicava un premio molto gradito. Questo lungo percorso terminava in Argentina dove sotto un lampione della “Boca” si ascoltava un successo di tango e si portava a casa un recipiente dove si suole bere il mate. Eccoci alla fine di questo viaggio ricchi come nababbi, ebbri come marinai e felici come fringuelli.